COMUNICATO STAMPA
Cerimonia di premiazione della IV edizione
del Premio Donna è Vita.
Uno spettacolo differente!
Sabato 15 settembre 2012, sul palco del Teatro della Rosa di Pontremoli, in occasione della cerimonia di premiazione del Premio Donna è Vita, abbiamo visto e sentito che solo l’amore e il servizio verso l’altro sono credibili e che, pertanto, chi volesse negare questo, negherebbe, altresì, alla società stessa il pilastro su cui si regge, il motivo fondante delle relazioni tra i suoi componenti e si costruirebbe non una società solidale, ma un insieme di uomini soli. Questo è il grande messaggio che è uscito dalla manifestazione di consegna dei premi collegati al concorso letterario Donna è Vita, organizzata dall’Associazione Scienza & Vita Pontremoli – Lunigiana.
Sul palco di Pontremoli sono andate in scena, senza trucco, grandi storie di umanità, di eroi della libertà, che hanno mostrato le cose importanti della vita, le cose buone e belle.
Dall’arte cinematografica è arrivato l’invito al perdono. Infatti, l’attore Eduardo Verstegui, al quale è stato conferito il “Defender human dignity award 2012”, ha partecipato in video conferenza da Los Angeles e nella lunga diretta seguita alla proiezione del cortometraggio “Il circo della farfalla”, ha parlato della donna come della colonna (pilar) portante della società e si è scagliato contro i mezzi di comunicazione che sempre più mostrano la donna come oggetto da usare. Facendo riferimento anche alla sua storia personale, ha pubblicamente chiesto perdono a tutte le donne che sono state ferite nella loro dignità dagli uomini ed a loro ha chiesto di pregare perché l’uomo riscopra il vero amore per la donna e torni ad essere un cavaliere.
Poco dopo, la scrittrice Rita Coruzzi, premiata con il riconoscimento in onore del Dr. Oscar Elias Biscet, per il volume scritto con Magdi Cristiano Allam “Grazie alla vita. L'altra Italia che non smette di sognare”, edizioni Piemme, ha mostrato che l’amore è l’unica fonte di speranza, e chi ama e sa sacrificarsi, può veramente cambiare una vita, come è accaduto nelle storie di cui dà notizia nel suo libro.
La Dott.ssa Alessandra Melidonis, di Nuovi Orizzonti, che ha ritirato il Premio Santa Gianna Beretta Molla in nome di Chiara Amirante, ha testimoniato al pubblico presente che il vivere seguendo Cristo, il vivere di fede, cioè mostrando quanto l’essere umano è amato da Dio, sia la fonte di ogni cambiamento positivo nell’uomo e nella società.
La serata ha avuto il suo culmine con la premiazione di Lucrezia Povia Tresoldi, che con Lucia Bellaspiga e Pino Ciciola si è aggiudicata il Premio Letterario Donna è Vita 2012, con il libro “E adesso vado al Max!” edito da Àncora. Questa donna straordinaria, che ha amato e sperato senza tregua, ha mostrato non solo con le parole del libro, ma con la sua vita quotidiana, che la carità offerta nella verità di quell’attenzione e servizio dovuto all’altro per il semplice motivo di essere una persona, è ciò che realmente rende grande l’essere umano. L’uomo è degno solo del servizio dell’amore che si manifesta nella cura dei suoi bisogni e necessità. Ogni forma di assistenza che neghi il servizio verso l’essere umano finché è in vita, non è vera assistenza, non è vera cura e non è degna della nostra natura umana.
Il premio, opera in ceramica realizzata dal Maestro Gianni Celano Giannici, è stato consegnato direttamente a Max Tresoldi, protagonista del libro, presente sul palco. L’opera, realizzata in ceramica, raffigura una mano, quella stessa mano che dopo 10 anni di stato vegetativo si è mossa per fare il segno di croce.