Donne e lavoro: la speranza di una cultura nuova

Sono iniziate lo scorso 3 aprile, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, le conferenze della prima edizione del Master annuale in “Lavoro, Famiglia e Leadership Femminile”, organizzato dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna in collaborazione con l’APRA e con l’Università Europea di Roma.  

Nella sua introduzione la coordinatrice Adele Ercolano ha spiegato che l’iniziativa ha l’obiettivo “di offrire una preparazione sulle politiche di genere e delle pari opportunità, ancora non molto note nei contesti aziendali italiani”. Inoltre “intende apportare un cambiamento culturale significativo”.

“L’Istituto – ha spiegato la dott.ssa Ercolano - desidera costituire un laboratorio di studio permanente di riferimento nazionale e internazionale sulle problematiche inerenti la conciliazione tra famiglia e lavoro, in una prospettiva di valorizzazione delle risorse femminili e di perseguimento del benessere della famiglia.

Il nostro corso è finalizzato a promuovere una nuova cultura organizzativa, improntata su una concezione dei lavoratori innanzitutto come persone, portatrici di bisogni e desideri di natura personale ed extra-aziendale. Evidenzierà i vantaggi che questa impostazione dell’organizzazione può avere per il mondo produttivo”.

Le prime conferenze del Master sono state tenute dal prof. Tommaso Cozzi, docente di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Bari, che ha parlato delle nuove opportunità di management per le donne.

Da questi primi incontri è emerso un forte messaggio di speranza per il futuro. Oggi, infatti, ridurre le differenze, incentivare le assunzioni e le promozioni femminili è diventato un imperativo per numerose aziende. “Soprattutto – ha spiegato il Prof. Cozzi - per le multinazionali e le società che commercializzano prodotti di largo consumo, più di altre attente all’immagine che trasmettono ai consumatori. Così crescono le politiche di diversity, che hanno come principio guida la valorizzazione delle differenze di cui ciascun individuo è portatore all’interno dell’organizzazione, senza discriminazioni di età, origine, ma soprattutto di genere”. Il docente ha ricordato che sono molte, oggi, le aziende che adottano strategie di diversity management. Queste si sviluppano attraverso la creazione di sportelli per raccogliere le necessità specifiche dei dipendenti, la previsione di contratti a tempo parziale per le neomamme, la creazione di uffici postali e lavanderie all’interno dei luoghi di lavoro per evitare lunghi spostamenti alle dipendenti. 

Uno dei settori in cui la presenza delle donne manager è maggiore è il largo consumo. In particolare le direzioni delle risorse umane e del marketing. Ma le cifre sono ancora sconsolanti: le donne appena il 5% dei top manager e degli amministratori delegati; l'8% dei direttori finanziari; il 12% dei direttori marketing e il 6% dei direttori vendite. 

Le iscrizioni alla seconda edizio ne del Master a.a. 2009-2010, saranno aperte a partire dal 1 giugno.

Per ulteriori informazioni: Istituto di Studi Superiori sulla Donna Ateneo Pontifico Regina Apostolorum – Università Europea di Roma- Via degli Aldobrandeschi, 190 – 00163 Roma - Tel. +39 06 66527903 / 66543903 Email: issdonna@upra.org

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