Giugno 2011

 

Mancano ormai poche settimane alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Vorrei ricordare le indimenticabili parole con le quali il Beato Giovanni Paolo II volle spiegare le ragioni della sua decisione di dare inizio a questo importante appuntamento: «Tutti i giovani devono sentirsi seguiti dalla Chiesa: perciò che tutta la Chiesa, in unione con il Successore di Pietro, si senta maggiormente impegnata, a livello mondiale, a favore della gioventù, delle sue ansie e sollecitudini, delle sue aperture e speranze, per corrispondere alle sue attese, comunicando la certezza che è Cristo, la Verità che è Cristo, l’amore che è Cristo, mediante una appropriata formazione - che è forma necessaria e aggiornata dell’evangelizzazione» (Discorso al Collegio dei Cardinali alla Curia e alla Prelatura Romana per gli auguri natalizi, 20 dicembre 1985). Con queste parole il Papa aveva indicato il nucleo stesso del progetto pastorale delle future GMG, aprendo così una nuova pagina del rapporto della Chiesa con le nuove generazioni. Grazie a questa scelta profetica di Giovanni Paolo II, la Chiesa, alle soglie del nuovo millennio, ha riscoperto il suo volto giovanile, pieno della speranza, della gioia e dell’entusiasmo della fede. Le GMG si sono rivelate veri “laboratori della fede” per milioni di giovani di tutti i continenti. Quanti giovani, grazie ad esse, hanno incontrato Cristo - Via, Verità e Vita - che ha cambiato la loro vita! Quante scoperte importanti hanno fatto: soprattutto quella fondamentale della bellezza e della gioia di essere cristiani! Quante scelte vocazionali si sono realizzate: per il sacerdozio, per la vita consacrata, ma anche per il matrimonio cristiano! In questi anni è sorta veramente una nuova generazione di giovani: i giovani del “sì” a Cristo e alla sua Chiesa, giovani che hanno trovato nel Successore di Pietro un amico e una guida sicura per la vita. Sono certo che si potrebbero aggiungere a questo elenco numerosi altri frutti... Come non ringraziare il Signore per questo dono straordinario!

Papa Benedetto XVI ripercorre fedelmente le orme del suo Predecessore, e ama evocare spesso Papa Wojtyła come «geniale iniziatore delle Giornate mondiali della Gioventù, un’intuizione - egli ha affermato - che io considero una ispirazione» (Viaggio apostolico a Colonia in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù, Discorso ai Vescovi della Germania, 21 agosto 2005). Nel suo ultimo libro-intervista, ha dichiarato: «Queste Giornate Mondiali della Gioventù sono divenute un vero dono. Se penso a quanti giovani vi trovano un nuovo punto di partenza del quale poi si nutrono spiritualmente, a quante iniziative di fede da esse scaturiscono, quanta gioia rimane, e anche quale raccoglimento si crea in quelle Giornate, devo dire: qui accade qualcosa che non è opera nostra /.../ Credo che nelle Giornate Mondiali della Gioventù si sia trovato qualcosa che è di aiuto a tutti» (“Luce del mondo”, p.163). La consapevolezza dell’importanza del dono ricevuto susciti in noi un forte senso di responsabilità perché una tale grazia non vada sprecata: da tale consapevolezza dobbiamo ripartire in vista della ormai imminente GMG di Madrid 2011.

Allora a tutti i giovani dico: “Arrivederci a Madrid!”.

Messaggio del Presidente


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