“Azione ecclesiale e impegno nel mondo dei fedeli laici: una insidiosa distinzione” è il titolo di un interessante studio del rev. prof. Vicente Bosch, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Università della Santa Croce, che ospitiamo in questo sito. Lo studio si articola a partire da un concetto di fondo: evitare “l’eccessiva distinzione a livello concettuale” tra sacro e profano, soprannaturale e naturale, chierico e laico, “senza riferimento al dato empirico e all’esperienza storica”, al fine di impedire nello studio della teologia del laicato “schemi rigidi e compartimenti stagno”. Il pericolo del dualismo concettuale, infatti, “può operare la frattura della necessaria unità di vita del fedele laico”, mentre saper “distinguere nell’unito”, pur non essendo mai stato semplice, è lo sforzo che si richiede per comprendere sempre meglio la vocazione del fedele laico nella Chiesa e nel mondo.
Lo studio del prof. Bosch fa parte dei numerosi e autorevoli contributi presentati durante il Convegno “Il fedele laico. Realtà e prospettive”, promosso dalla Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce nell’aprile del 2011 e pubblicato nel volume curato da L. Navarro e F. Puig che raccoglie gli atti del Convegno ("Il fedele laico. Realtà e prospettive", a cura di L. Navarro e F. Puig, Giuffrè, Milano 2012).