Riassunto della mattina del primo giorno

IMG_2491

Alla Ricerca del genio femminile: il lavoro delle donne oggi nei vari contesti geografici

Il Card. Stanisław Ryłko nell’introdurre i lavori del Seminario “Donne e lavoro”, ha ripercorso il magistero degli ultimi Papi sulla crescente presenza della donna nel mondo del lavoro e sulle conseguenze che tale fenomeno ha apportato alla società, alla famiglia e alla donna stessa. Questo excursus ha rivelato l’apprezzamento dei Pontefici per il peculiare contributo che le donne apportano non solo nella vita familiare, dove si rivelano insostituibili, ma anche in ogni ambito della vita pubblica. Nel cercare di formulare l’“indole propria” femminile, il Card. Rylko ha fatto un deciso richiamo al magistero di San Giovanni Paolo II, che senza cadere in facili generalizzazioni ha voluto definire “il genio femminile” come una chiamata speciale al dono di sé. Infine, ampio spazio è stato dato agli interventi di papa Francesco, il quale mentre non ha mai tralasciato di auspicare una più incisiva partecipazione delle donne nella sfera pubblica, ha anche tenuto a confermare l’imprescindibile apporto che solo la donna sa riservare all’ambito della famiglia. A partire da tale considerazioni, il cardinale ha individuato l’odierna dicotomia tra esigenze lavorative e familiari, ed ha lasciato ai partecipanti il compito di affrontare le questioni di tale dicotomia.

I lavori sono proseguiti con le relazioni di Stefano e Vera Zamagni ed Esther Jiménez López. Mentre i primi hanno operato una panoramica storica sulla situazione delle donne nel mondo del lavoro, cercando di analizzare le implicazioni del cambiamento del sistema economico che sono andate in rotta di collisione con la famiglia; la seconda ha voluto presentare un’analisi storico-geografica in materia di accesso delle donne al mondo del lavoro e parità di diritti, ponendo in luce il significato divario tra i Paesi occidentali e i Paesi in via di sviluppo. Nel considerare le forti difficoltà che una donna oggi si trova a dover affrontare per riuscire ad armonizzare attività lavorativa e vita familiare, sia i coniugi Zamagni che Jiménez López hanno additato tra le cause, da una parte, l’avvento di una visione economicista che esalta la monetizzazione del lavoro e che identifica il valore della persona e del lavoro che compie con la sua remunerazione, e dall’altra la decisiva separazione, affermatasi con la rivoluzione industriale, tra lavoro e famiglia. Tali cambiamenti, hanno fatto notare i relatori, hanno causato non solo una svalutazione del lavoro domestico e familiare, ma anche hanno diluito il senso stesso di famiglia, che è costituita per natura da relazioni gratuite e di reciprocità, non da relazioni di mercato. Le società occidentali, dunque, mentre da una parte possono vantare un maggiore progresso in materia di accesso ai diritti, dall’altra si stanno decostruendo come risultato delle tensioni tra famiglia e lavoro. I relatori si sono trovati d’accordo nell’affermare la necessità di una svolta che sia innanzi tutto culturale. In particolare sono state identificate tre strade percorribili: una nuova organizzazione del lavoro che superi il modello tayloristico, basato sul principio della sostituibilità, che obbliga le donne a scomparire dal mercato del lavoro nel secondo ciclo della loro vita; un nuovo modello di welfare che prenda in considerazione il soggetto-famiglia e non solo l’individuo; l’affermazione del family mainstreaming contro il gender mainstreaming.

Alla fine degli interventi la professoressa Helen Alvaré ha guidato il dibattito tra i partecipanti.

Tag Cloud

© Copyright 2011-2015  Pontificio Consiglio per i Laici | Mappa del Sito | Link Utili | Contatti

X

Dal 1 settembre 2016 il Pontificio Consiglio per i Laici

ha cessato la sua attività

e le sue competenze e funzioni sono state assunte dal

Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

 

www.laityfamilylife.va

 

TUTTO IL MATERIALE PUBBLICATO FINORA

CONTINUERÀ AD ESSERE ACCESSIBILE SU QUESTO SITO

CHE NON È PIÙ AGGIORNATO.