La donna e la costruzione della civiltà dell'amore

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11 ottobre 2013 I lavori della seconda giornata del seminario di studio "Dio affida l'essere umano alla donna" hanno avuto come filo conduttore il ruolo della donna nella realizzazione della civiltà dell'amore.

Il tema è stato introdotto da una relazione di Jocelyne Khoueiry che ha ricordato come essa sia "fondata sull'amore di Dio che ha creato uomo e donna a sua immagine e somiglianza, chiamandoli a costruire l'umanità nel “dono di sè” introdotto in loro dal suo Spirito".

Esiste inoltre - ha aggiunto Jocelyne Khoueiry - un aspetto sociale del genio femminile che trova il suo fondamento scritturistico nel Magnificat che "inaugura i tempi messianici nuovi, portatori di liberazione e giustizia per i poveri e gli oppressi. La Madre di Dio si presenta come portavoce e servitrice del progetto salvifico di Suo Figlio, annunciando un nuovo ordine sociale fondato sulla carità divina, secondo il quale ordine i più deboli, i malati e gli emarginati saranno al centro della comunità. Una logica di Dio che rovescia la legge del mondo edificata sull'inimicizia".

I lavori sono proseguiti con la tavola rotonda: "Principi a salvaguardia dell'humanum" alla quale hanno partecipato Gilfredo Marengo, Giorgia Salatiello e Oana Gotia che hanno preso la parola rispettivamente su "Natura e identità umana: concetti da recuperare?", "La differenza sessuale ed il concetto di persona" e "Come proporre le principali questioni di etica in una società liquida?"

Il pomeriggio della seconda giornata del seminario è stato dedicato ad un panel su "Proposte per una nuova civiltà dell'amore" al quale hanno partecipato Vicky Thorn con un contributo su "La visione cristiana della sessualità", Costanza Miriano che ha parlato di "Identità maschili e femminili mature", Marisa Lucarini che è intervenuta su "Ritrovare il valore della maternità", Virgiania Parodi che ha riflettuto su come "Educare a vivere la vita come dono di sè". Il panel è stato concluso da Jane Wathuta che ha riflettuto su "Una tutela giuridica della vita e della famiglia".

Dopo il panel c’è stato un “fuori programma”. A richiesta del Cardinal Rylko, il prof. Nembrini ha sviluppato il tema della donna nella Divina Commedia. Il prof. Nembrini, in effetti, è un esperto di Dante ben noto anche al di fuori dell’Italia, e non solo per la sua indiscussa competenza, ma soprattutto per la sua capacità di presentare il capolavoro di Dante Alighieri in modo accessibile e perfettamente attuale, tanto da attirare sorprendentemente l’interesse di giovani, donne, famiglie ormai da molti anni. La sua bellissima presentazione della centralità della figura femminile nel poema dantesco  ha permesso di apprezzare e illuminare il tema del Seminario con il linguaggio immortale della poesia, così che i partecipanti hanno potuto entrare in contatto con il mistero della creazione dell’essere umano, a immagine di Dio, uomo e donna, espresso in tutta la sua profondità attraverso la lingua dell’arte del sommo poeta italiano.

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