Sabato 20 dicembre papa Francesco ha ricevuto in udienza nell'aula Paolo VI i membri dell'Associazione Comunità Giovanni XXIII.
Dopo aver ascoltato alcune testimonianze sulle opere di carità dell'Associazione, il Santo Padre ha rivolto loro un discorso nel quale li ha esortati a continuare "sempre come il vostro fondatore, don Oreste Benzi, a servire gli ultimi" contro la schiavitù del male, che sfrutta il prossimo.
"La fede - ha continuato il Papa - sposta davvero le montagne dell’indifferenza e dell’apatia, del disinteresse e dello sterile ripiegamento su sé stessi. La fede apre la porta della carità facendoci desiderare di imitare Gesù, ci incita al bene, fornendoci il coraggio per agire sull’esempio del Buon Samaritano."
Il Santo Padre ha poi voluto ricordare la figura del fondatore dell'Associzione, don Oreste Benzi con queste parole: " Il suo amore per i piccoli e i poveri, per gli esclusi e gli abbandonati, era radicato nell’amore a Gesù crocifisso, che si è fatto povero e ultimo per noi. La sua coraggiosa determinazione nel dare vita a tante iniziative di condivisione in diversi Paesi sgorgava dal fiducioso abbandono alla Provvidenza di Dio; scaturiva dalla fede in Cristo risorto, vivo e operante, capace di moltiplicare le poche forze e le risorse disponibili, come un tempo moltiplicò i pani e i pesci per sfamare le folle".
Testo integrale del discorso del Papa
Nel pomeriggio, nella Basilica di San Pietro, la festa dell'Associazione è continuata con una liturgia celebrata dal card.Ryłko di cui riportiamo il testo dell'omelia.
