Associazione Comunità “Papa Giovanni XXIII”

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DENOMINAZIONE UFFICIALE

Associazione Comunità “Papa Giovanni XXIII” 

 

DENOMINAZIONE CORRENTE

Comunità Papa Giovanni XXIII

 

FONDAZIONE

1968

 

STORIA

Alla fine degli anni Cinquanta, la convinzione dell’importanza di essere presenti ai giovani, tra i quali insegna religione, porta don Oreste Benzi, sacerdote della diocesi di Rimini, a dare il via a una serie di attività che favoriscano un “incontro simpatico con Cristo” per coinvolgere la maggior parte di adolescenti che per la loro formazione hanno incontri decisivi con tutti ad eccezione di Cristo. In questo progetto rientra anche la costruzione di una casa per soggiorni alpini dove migliaia di ragazzi lontani dalla Chiesa e a rischio di devianza hanno potuto fare e fanno tuttora un’esperienza liberante per scegliere i valori cristiani facendoli rientrare nel proprio ciclo vitale. Nel 1968, con un gruppo di giovani che si prestano a fare vacanza animando i soggiorni montani e con alcuni altri sacerdoti, don Benzi dà vita all’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”. L’incontro con persone che “nella vita non riuscirebbero a cavarsela da sole” (disabili, emarginati, esclusi, dimenticati) e la disponibilità a tempo pieno di alcuni giovani porta all’apertura della prima casa famiglia, avvenuta nel 1972. Il 7 ottobre 1998, il Pontificio Consiglio per i Laici decreta il riconoscimento dell’Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII” come associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio.

 

IDENTITÀ

La vocazione dei membri della Comunità consiste nel conformare la propria vita a Cristo che compie costantemente la volontà del Padre. Mossi dallo Spirito a seguire Gesù povero e servo, essi s’impegnano a condividere la vita degli ultimi mettendo la propria vita con la loro vita, facendosi carico della loro situazione, mettendo la propria spalla sotto la loro croce. L’amore ai fratelli poveri deve spingersi fino a cercare di eliminare le cause che provocano il bisogno e porta la Comunità a un serio impegno sociale per costruire un mondo più giusto ed essere voce di chi non ha voce. Questa vocazione viene vissuta dando spazio alla preghiera e alla contemplazione, conducendo una vita da poveri, lasciandosi guidare nell’obbedienza, vivendo la fraternità secondo il Vangelo.

 

STRUTTURA

La Comunità è retta da un Responsabile centrale eletto dai membri. L’Associazione è divisa in zone guidate da responsabili eletti dai membri di zona. Il Responsabile centrale e i Responsabili di zona formano il Consiglio di governo. I membri sono raggruppati in nuclei distribuiti su tutto il territorio in cui è presente l’Associazione. Il nucleo, guidato da un Capo nucleo, è per la santificazione ed è ambito dove ci si aiuta a vivere la vocazione. I vari servizi generali esistenti in seno all’Associazione sono diretti da animatori eletti dal Consiglio di governo. Nelle zone operano animatori dei servizi di zona eletti dai membri di zona. Alla Comunità si può aderire come membri effettivi, che hanno riconosciuto in sé una vocazione definitiva e in essa sono stati confermati dal Consiglio di governo; come membri che vivono il periodo di verifica vocazionale durante il quale sperimentano a pieno titolo la vita della Comunità e partecipano alle assemblee, ma senza diritto di voto. Il periodo di verifica deve durare almeno un anno. Alla vita e alle attività dell’Associazione partecipano anche persone che non ne fanno parte, quali obiettori di coscienza e volontari.

 

DIFFUSIONE

La Comunità conta 1.287 membri effettivi e 215 membri in periodo di verifica vocazionale ed è presente in 18 Paesi così distribuiti: Africa (4), Asia (3), Europa (6), Sudamerica (5).

 

OPERE

L’azione della Comunità nel vasto mondo dell’emarginazione ha dato origine a numerose case famiglia, dove singoli o coppie di sposi diventano temporaneamente o definitivamente padri e madri, fratelli e sorelle di persone con handicap, minori in difficoltà, ex tossicodipendenti, etilisti, persone con problemi psichici; comunità terapeutiche per il recupero dei tossicodipendenti; case di preghiera; strutture per i ragazzi di strada; centri per adolescenti e giovani; cooperative sociali che gestiscono sia attività educative sia imprese integrate nelle quali vengono inserite persone svantaggiate; strutture per vacanze di condivisione; centri di prima accoglienza generalizzata; case per ragazze liberate dalla schiavitù della prostituzione; case di fraternità e case di pronta accoglienza. Numerose, inoltre, le iniziative proprie a quanti desiderano avvicinarsi al cammino dell’Associazione e condividerlo anche solo per un periodo della propria vita. Esse vanno dal volontariato, al servizio civile, all’operazione Colomba (una presenza non violenta nei fronti contrapposti delle zone di guerra), all’azione missionaria finalizzata anche alla promozione di progetti multisettoriali per l’autosviluppo dei Paesi poveri.

 

PUBBLICAZIONI

Sempre, mensile.

 

SITO INTERNET

http://www.apg23.org

 

SEDE CENTRALE

Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”

Via Mameli, 1 - 47900 Rimini

Tel. [+39]0541.54719/55503 - Fax 0541.22365

E-mail: info@apg23.org

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