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Denominazione ufficiale
Família da Esperança

Altra denominazione
Fazenda da Esperança

Fondazione
1983

Storia
La Famiglia della Speranza nasce in Brasile, nella parrocchia di Nossa Senhora da Gloria, nell’arcidiocesi di Aparecida, per iniziativa di fra Hans Stapel, OFM, il quale, mosso dal desiderio di vivere concretamente la Parola di Dio, decide di dedicarsi totalmente al prossimo e comincia a prestare aiuto ai più bisognosi della sua diocesi. Ben presto un parrocchiano, Nelson Giovanelli Rosendo dos Santos, che condivideva con il padre francescano l’anelito a spendere la propria vita al servizio degli altri, si unisce a lui e si impegna ad avvicinare i molti giovani di strada del quartiere. In poco tempo molti altri laici decidono di impegnarsi nella stessa missione e vengono aperte case di accoglienza per ragazze madri, malati di Aids e famiglie senza tetto e centri di recupero per giovani disagiati e tossicodipendenti. Con la nascita di queste opere, che prenderanno il nome di Fazendas da Esperança, i membri della Comunità intendono non tanto offrire un mero servizio di pubblica utilità, quanto piuttosto, rendere possibile – tramite l’accoglienza, la cura e l’emancipazione dalla dipendenza da alcol e droghe – l’incontro con il Signore. Con l’arrivo in parrocchia di Lucilene Rosendo e Iraci Leite prende vita, sempre sotto la sollecitudine di fra Hans Stapel, anche il ramo femminile della Comunità. Il numero di persone che aderiscono al progetto delle Fazendas comincia a crescere e molte di loro sentono la chiamata a donarsi completamente a Dio in questo servizio. Cresce pertanto la consapevolezza che il lavoro nella Fazenda non è una semplice occupazione, ma una vera e propria vocazione e che il Signore sta donando un carisma: quello della Speranza. Nel 1999 viene fondata l’associazione Famiglia della Speranza, al fine di accogliere, formare e prendersi cura di queste vocazioni.

Il 12 maggio 2010 il Pontificio Consiglio per i Laici decreta il riconoscimento della Família da Esperança come Associazione internazionale di fedeli.

Identità
Attraverso uno stile di vita improntato sul Vangelo, sulla comunione, sulla condivisione dei beni spirituali e di quelli materiali frutto del lavoro e della Provvidenza divina, i membri della Família da Esperança perseguono la santificazione, cercando di realizzare la chiamata ad “essere ambasciatori della speranza”, soprattutto negli ambienti dove vivono i più poveri ed emarginati, e in particolare dove si trovano coloro che soffrono a causa della tossicodipendenza. L’opera di recupero dei giovani tossicodipendenti si svolge nelle comunità chiamate Fazendas da Esperança o gruppi di appoggio (gruppi Esperança Viva). La Família da Esperança promuove l’evangelizzazione anche tramite i mezzi di comunicazione (tv, editoria...) e facendo delle proprie comunità e opere dei veri centri di spiritualità, cercando di rispondere alle necessità della Chiesa e della società.

Struttura
Si appartiene all’associazione in due differenti modalità complementari: come membri di vita comune e come “volontari della speranza”.  I primi vivono nelle comunità e servono l’associazione a tempo pieno. I volontari collaborano nella misura delle proprie disponibilità, in particolare durante gli eventi e quando vengono convocati dai propri responsabili.
L’ingresso nell’associazione avviene per tappe, fino alla promessa definitiva di appartenenza. Tutti gli stati di vita possono ricevere la chiamata a essere ambasciatori della speranza: coniugati, celibi, sacerdoti, etc...
Organi di governo dell’associazione sono l’Assemblea Generale – organo supremo – il Consiglio Generale – eletto dall’Assemblea – e il/la Presidente – anch’esso eletto dall’Assemblea.

Diffusione
La Família da Esperança è presente con 79 comunità e 130 gruppi di incontro in dodici paesi di quattro continenti, così distribuiti: America Latina (7), Europa (2), Asia (1) e Africa (2).

Opere
S
ettantanove comunità (Fazendas da Esperança), distribuite in undici paesi diversi, accolgono oltre 2.500 giovani tossico-dipendenti.
Nel corso del tempo, sono nate anche tre “Casas de Apoio Sol Nascente”, nello stato brasiliano di San Paolo, destinate all’accoglienza di uomini e donne affetti dal virus Hiv in fase terminale. Attenzione è rivolta anche al mondo dell’infanzia, con asili per l’accoglienza di bambini.

Pubblicazioni
Bollettino mensile Embaixador da Esperança

Sito internet
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